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 "I bambini non sono dei vasi da riempire 

ma dei fuochi da accendere.""

François Rabelais

Di che cosa hanno veramente bisogno i bambini e le bambine di oggi per crescere equilibratamente? Come e quanto sono cambiati in questi ultimi anni? Quali sono le difficoltà emotive e relazionali che manifestano sempre più frequentemente? Come aiutarli a superarle? Come rendere efficace e serena la relazione educativa? Il libro propone un articolato percorso di riflessione per genitori, insegnanti, educatori ed offre interessanti spunti per pensare e per fare.

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Comprendere ed educare i bambini e le bambine di oggi

Pubblicato da Il Leggio Editrice

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Educare è mettersi in relazione.

È aiutare il figlio a realizzare se stesso.

È accettare la posizione asimmetrica di chi deve necessariamente assumere la responsabilità dell'azione educativa anche in virtù della sua maggiore esperienza e maturità.

È riconoscere la reciprocità, il dinamismo del rapporto educativo: ciascuno cresce, ciascuno influenza l'altro.

Educare è appassionarsi a riscoprire la vita attraverso lo sguardo dell'altro.

È avere ben presente il contesto e ciò che è possibile fare.

 

Educare è agire con  consapevolezza, intenzionalità, riflessione.

Vuol dire portare alla luce il potenziale umano di ogni bambino, aiutarlo a realizzare il suo Sé, ad uscire dal suo confuso, nebuloso, indeterminato mondo emotivo interiore per approdare a nuove consapevolezze, alla conoscenza, all'adattamento alla realtà.

La funzione dell'educatore è quella di accompagnare e guidare il bambino nel suo percorso individuale, di dare valore al suo essere,

di sostenerlo nelle difficoltà, di aiutarlo ad elaborare le conoscenze, ad attribuire significato alle azioni, a dare un nome ai sentimenti.

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Emerge la necessità di un’educazione che ripensi se stessa, i suoi strumenti e i suoi messaggi, che vada oltre il dover fare, il dover essere, il dover aderire a determinati modelli e che diventi davvero un modo di condurre e di accompagnare i bambini e le bambine nella loro storia, guidandoli con autorevolezza, rispetto, autenticità e…passione.

 

L’educatore ha bisogno di capire prima di fare, di comprendere col cuore prima ancora che con la mente.

Deve pensare l’altro per potergli dare ciò che per lui è importante, cercando di immedesimarsi, di emozionarsi, di condividere.

È necessario per l’educatore conoscere e ri-conoscere i bambini e le bambine di oggi e  conoscere e ri-conoscere anche se stesso.

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Citata in:

Laura Pigozzi, Adolescenza Zero

pp 84/90 - Regresso Motorio

Edizioni  Nottetempo, 2019

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"...(I bambini oggi) sono molto intellettualizzati, accelerati sul piano cognitivo, ma dal punto di vista del corpo si presentano goffi e impacciati, con una modalità comunicativa egocentrica, incapace di condivisione."

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